Parliamo di detartrasi
Tutti riconoscono il ruolo di una buona igiene orale e quanto sia fondamentale per mantenere la salute di denti, gengive e della bocca più in generale. Per quanto diffuse siano le informazioni circa la salute dei denti, molti sono ancora i luoghi comuni e i dubbi… ad esempio, cos’è il tartaro?
Facciamo chiarezza! La bocca ospita un’ampia serie di batteri che inizialmente si organizzano sulla superficie dei denti attraverso un sottilissimo strato di placca batterica (più tecnicamente chiamato “biofilm batterico orale”). La placca con il trascorrere del tempo (poche ore in realtà) tende a svilupparsi, a maturare, aderendo sempre più alle superfici dei denti, aumentando di spessore.
Quando la placca non viene rimossa con la giusta frequenza e in modo corretto può verificarsi l’ultimo step di maturazione ovvero la formazione del tartaro: la saliva si arricchisce di sali minerali formando microscopici cristalli, che progressivamente rendono la placca sempre più dura e aderente ai denti. Il tartaro si può formare sia sopra che sotto le gengive.
Il tartaro sopragengivale è visibile e si presenta sottoforma di linee o strati di materiale di aspetto gessoso e di colore bianco-giallastro. Essendo un materiale molto poroso può facilmente assumere colori differenti in base ai cibi o alle bevande che vengono consumati: più scuro a causa del fumo e del caffè; giallo-arancione per via di spezie o coloranti alimentari; verdastro a causa di alcuni tipi di bevande, come il the.
Il tartaro sottogengivale, invece, è molto difficile da vedere perché si trova appunto al di sotto della gengiva. Osservando con attenzione si può intravedere una colorazione nerastra.
In entrambi i casi la presenza del tartaro non è un fattore positivo perché determina infiammazioni a carico delle gengive (gengiviti) e dei tessuti che sostengono il dente (parodontiti). La presenza di tartaro e infiammazioni in bocca si accompagna frequentemente a denti macchiati, gialli, scuri e all’insorgenza di alitosi provocata dall’attività dei batteri e dei tessuti infiammati.
Per rimuovere il tartaro dovrete rivolgervi a professionisti, igienisti dentali e odontoiatri. Mantenere i denti puliti è indispensabile per prevenire infiammazioni che possono portare alla perdita dei denti.
Come prevenire la formazione del tartaro?
È necessario intervenire sulla placca! Ecco poche e chiare regole di prevenzione:
- Lavare i denti frequentemente, almeno tre volte al giorno (anche se saltiamo i pasti)
- Usare gli strumenti e i prodotti giusti: spazzolino con setole medio morbide ( meglio scegliere lo spazzolino elettrico rispetto a quello tradizionale)
- Usare il filo interdentale
- Portare attenzione alle nostre abitudini alimentari e bere acqua ( 2-3 litri al giorno) per l’idratazione e la produzione della saliva.
È importante ricordare che la saliva è direttamente responsabile della formazione del tartaro, per via dei sali minerali. Qualsiasi modifica della quantità di saliva in bocca può determinarne una maggiore o più rapida formazione. L’eccessivo consumo di caffè ad esempio riduce la salivazione, pasti troppo abbondanti o ricchi di proteine e grassi richiedono una digestione più complessa. Il consumo di sigarette e sostanze stupefacenti diminuiscono in maniera massiva la salivazione.
Anche molti tipi di farmaci comunemente assunti (ad esempio i farmaci per il controllo della pressione, ansiolitici, antidepressivi ecc…) alterano la salivazione.
Come eliminare il tartaro dai denti
Fondamentale è il ruolo dell’igiene orale quotidiana; ispezionare visivamente la propria bocca per intercettare la comparsa di tartaro. Periodicamente è altrettanto importante effettuare visite di controllo presso l’odontoiatra e l’igienista dentale di fiducia. La frequenza degli interventi di igiene orale professionale dipendono sempre dalle necessità personali. Le visite possono essere fissate ogni 3-4-6 mesi, perché un’ottima igiene orale preventiva può migliorare significativamente la salute della vostra bocca!